In Tricologia, la tecnica PRP (Plasma Ricco di Piastrine) viene applicata per trattare le varie forme di alopecia non cicatriziale e contrastare il progressivo diradamento della chioma: attraverso l’azione dei fattori di crescita, ricavati dalle piastrine, si induce la riparazione del cuoio capelluto e annessi, quindi anche la rigenerazione dei follicoli pilo-sebacei non atrofici (cioè follicoli ancora irrorati da vasi sanguigni) e la regolazione dell’attività degli stessi, determinando la ricrescita dei capelli persi e rafforzando i fusti di quelli esistenti.
In particolare, la tecnica PRP è indicata per l’Alopecia androgenetica (calvizie comune, correlata agli ormoni androgeni ed alla predisposizione genetica dei follicoli piliferi a subirne gli stimoli involutivi) e per l’Alopecia areata, patologia cronica infiammatoria che colpisce i follicoli piliferi del cuoio capelluto e del resto del corpo.
Il trattamento – rapido e non invasivo – deve essere effettuato dallo Specialista, a fronte di adeguati anamnesi ed esame obiettivo: si sottopone il paziente ad un semplice prelievo di sangue; il campione biologico viene quindi centrifugato e purificato in Laboratorio per ricavarne un plasma ricco di piastrine, a loro volta ricche di fattori di crescita.
Prima di procedere alle infiltrazioni nell’area interessata, cioè l’area diradata del cuoio capelluto, si procede alla disinfezione della parte e ad una lieve anestesia locale (l’anestesia non è necessariamente prevista). Si effettuano poi una serie di infiltrazioni del PRP, secondo un preciso schema grafico. Concluse le infiltrazioni, si esegue un massaggio sul cuoio capelluto.
Il risultato si potrà apprezzare progressivamente, in modo significativo dopo 3-6 mesi dal trattamento.
Il PRP rigenerativo è di origine naturale e autologa, poichè deriva dal sangue del paziente stesso. Inoltre il trattamento è mininvasivo, non doloroso e rapido: si effettua in un’ora circa e non richiede recupero post-intervento.