Laserchirurgia del tratto genitale inferiore

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Descrizione

Il termine LASER rappresenta l’acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation. Si tratta quindi di un dispositivo in grado di emettere il raggio laser, una particolare radiazione luminosa caratterizzata dal fatto di essere: monocromatica, essendo costituita da onde luminose aventi la stessa lunghezza d’onda, coerente, nel senso che le onde luminose viaggiano in fase sia spaziale che temporale, collimata, poiché le onde sono emesse in modo parallelo e non tendono alla divergenza.

Il laser più frequentemente utilizzato in ginecologia è il laser ad anidride carbonica, ed è a questo tipo di laser che si farà in seguito riferimento.

In virtù delle sue caratteristiche la laserchirurgia garantisce una precisione notevole con minimo danno ai tessuti circostanti, un ridotto rischio di sanguinamento e infezioni, la distruzione dei microrganismi nell’area di impatto, la chiusura dei vasi sanguigni più piccoli di 0.5 mm, la riduzione del numero di recidive ed infine buoni risultati estetici e funzionali.

IL LASER NELLE LESIONI CERVICALI
Sebbene il laser possa essere impiegato, qualora necessario, nel trattamento di lesioni benigne della cervice quali l’ectopia, l’ectropion ed i suoi esiti, l’endometriosi cervicale, il principale campo di applicazione è rappresentato dal trattamento della condilomatosi nelle sue varie forme e dalle neoplasie cervicali non invasive (SIL).
Con il laser, data la maneggevolezza dello strumento, è possibile effettuare vaporizzazioni ed escissioni di tessuto di ampiezza e profondità variabile a seconda della topografia della lesione, con notevoli vantaggi nel conservare l’integrità del collo dell’utero e con migliori risultati estetitici e funzionali rispetto a qualsiasi altra metodica distruttiva. Il trattamento si effettua ambulatorialmente senza necessità di alcuna anestesia, sotto controllo colposcopico al fine di preservare l’intergità delle aree non interessate dalla lesione.

IL LASER NELLE LESIONI VAGINALI
In sede vaginale il laser è utilizzato prevalentemente per il trattamento delle lesioni condilomatose e della VAIN (vaginal intraepithelial neoplasia). In questo ambito la manegevolezza dello strumento, rende possibile la vaporizzazione di lesioni localizzate in sedi difficili da raggiungere e quindi la risoluzione di casi difficilmente affrontabili con altre tecniche.
Non esistendo cripte ghiandolari al di sotto dell’epitelio squamoso, non è necessario oltrepassare la lamina propria, e lo spessore dell’area interessata dall’effetto del raggio non deve eccedere gli 1-2 mm.
Non è necessaria l’anestesia, soprattutto se le lesioni sono localizzate in corrispondenza del terzo superiore e del terzo medio. Ruotando delicatamente lo speculum e distendendo le pieghe vaginali si evitano di lasciare aree non individuate o non trattate con persistenza della malattia.

Rappresenta sicuramente il metodo migliore per il trattamento delle lesioni vaginale.

IL LASER NELLE LESIONI E NELLE CONDILOMATOSI VULVARI
Il laser offre particolari vantaggi nel trattamento delle lesioni vulvari.
Il minimo insulto termico inferto al tessuto permette una guarigione ottimale con rispetto delle strutture sane adiacenti alla lesione, fornendo buoni risultati estetici e funzionali.

La condilomatosi costituisce sicuramente l’indicazione più frequente per il laser a CO2 in sede vulvare. Considerata la diffusione talvolta veramente esuberante che può assumere l’infezione vulvare da HPV, sia come numero che come dimensione degli elementi, e le gravi conseguenze che possono derivare da terapie inappropiate, il laser, per la sua capacità di indurre un danno termico periferico trascurabile, si impone come strumento di prima scelta per il trattamento di questa patologia.
Le lesioni condilomatose possono essere escisse o vaporizzate con una perfetta restitutio ad integrum dell’area trattata.

Anche per il trattamento delle lesioni vulvari ci si avvale dellì’impiego del colposcopio che consente di ingrandire le lesioni e quindi enfatizza la precisione della tecnica chirurgica.

In caso di VIN il laser può essere utilizzato sia per vaporizzare il tessuto che per esciderlo.

Laser chirurgia

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