Descrizione
L’avanguardia nello studio del seno: dall’autopalpazione alla ricerca genetica del carcinoma mammario.
Informazioni
Si utilizza una sonda ad elevata frequenza (oltre 10MHz) che, posta a contatto del seno, segue il decorso dei principali dotti galattofori ricercando eventuali patologie a carico dei dotti stessi e dei lobi. L’esame non è fastidioso perché non si esercita una consistente pressione sul seno. L’esame può essere eseguito in qualsiasi fase del ciclo mestruale, in età prepubere ed in menopausa. Ovviamente, non contemplando l’uso di radiazioni ionizzanti può essere tranquillamente utilizzato in gravidanza.
Perché la si fa e quali informazioni fornisce:
Serve per dimostrare con grande accuratezza e precisione la presenza di una patologia del seno. In particolare tale metodica permette di individuare molto precocemente una neoplasia mammaria.
Si possono riconoscere tumori duttali molto tempo prima che questi divengano visibili all’esame radiologico mammografico. Le possibilità diagnostiche di questo esame dipendono in gran parte dall’operatore. In buone mani l’ecografia radiale del seno, contrariamente alla ecografia mammaria convenzionale, presenta enormi capacità diagnostiche e rappresenta l’esame più affidabile e precoce nel dimostrare l’esistenza di un tumore mammario. Una volta individuata un’area sospetta si deve sempre procedere ad un’aspirazione ecoguidata della lesione.
Questa tecnica, oggi diffusissima si chiama fine needle aspiration, che vuol dire aspirazione mediante un ago sottile. Si tratta di una vera e propria agobiopsia ecoguidata che permette di prelevare alcune cellule esattamente nell’area di tessuto che l’esame ecografico ha individuato come “sospetta”. La diagnosi citologica eseguita attraverso la puntura del nodulo con un ago sottile è sicura e poco fastidiosa, non espone a nessun rischio di disseminazione nel caso che il nodulo fosse un tumore maligno ed è l’unico metodo veramente efficace per riconoscere i tumori al loro nascere e per salvare numerose vite.
In quale misura questo esame dipende dall’esperienza e dalle capacità dell’operatore: in misura totale. L’esame deve essere affidato esclusivamente ad un operatore molto esperto. Solitamente un medico internista od un radiologo che abbia seguito un training specifico e che abbia praticato per anni l’ecografia del seno. Si richiede un operatore profondamente avvezzo a riconoscere le immagini ecografiche. La sua capacità nell’interpretare le immagini, rappresenta l’elemento fondamentale che fa di tale metodica uno strumento diagnostico di formidabile capacità.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.