SETTIMANA MONDIALE DELL’ANTIBIOTICO-RESISTENZA
Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza rende sempre più difficile la cura delle malattie infettive, con forti rischi sulla salute di tutti. E’ importante ricordare che queste problematiche riguardano anche i nostri amici animali, con la conseguenza, anche per loro, di non riuscire a curare adeguatamente le infezioni.
Inoltre, l’uso incontrollato di farmaci antibiotici mette a rischio anche l’ambiente in cui viviamo, poichè il rilascio dei residui può causare la contaminazione dell’acqua e della vegetazione, diffondendo l’azione distruttiva dei batteri e alterando, quindi, gli equilibri naturali.
Per evitare il fenomeno “antibiotico-resistenza” è bene sapere che i farmaci antibiotici, di regola, non vanno usati per combattere le infezioni virali o, comunque, non vanno mai assunti autonomamente. Vanno invece utilizzati in casi di infezioni batteriche e, assolutamente, previa indicazione del medico curante. Solo il medico, infatti, può stabilire se l’utilizzo dell’antibiotico è opportuno al caso e prescrivere il farmaco più indicato, dettagliando modi e tempi di somministrazione. Ogni antibiotico è specifico per l’aggressione di determinati batteri e la posologia corretta è pure di fondamentale importanza, sia per l’efficacia del farmaco stesso – un dosaggio insufficiente può aumentare la capacità di autodifesa dei batteri – sia per evitare gli effetti tossici da sovradosaggio.
Come prevenire le infezioni?
Innanzitutto lavarsi le mani. Le mani accumulano germi, molti dei quali convivono con noi senza dare problemi, mentre alcuni sono causa di infezioni. Pertanto le mani possono rimanere contaminate da batteri pericolosi ed essere un veicolo di infezione dilagante. Laviamo sempre le mani prima di mangiare o toccare cibo, specialmente se veniamo da luoghi pubblici o dopo aver gettato la spazzatura.
La settimana dell’antibiotico-resistenza
In questi giorni si celebra in tutto il mondo la Settimana mondiale per l’uso conslpevole degli antibiotici. Infatti, dal 18 al 24 novembre, in tutto il mondo si svolgono varie iniziative per spiegare cosa si intenda per “antibiotico-resistenza” e quali siano i rischi nell’uso scriteriato e indiscriminato degli antibiotici.
L’antibiotico-resistenza è una reazione di difesa naturale che adottano i batteri per combattere i farmaci. Quando usiamo gli antibiotici in circostanze non appropriate o in dosi insufficienti. In questi casi i batteri si rinforzano e diventano immuni ai farmaci.
Secondo le ultime statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha istituito i programmi di ‘Sorveglianza Nazionale dell’antibiotico-resistenza (AR-ISS)’ e di ‘Sorveglianza delle CPE’, in Italia sono 10.000 i decessi ogni anno legati alla famigerata antibiotico-resistenza. Questi dati allarmanti portano l’Italia ad avere il primato di decessi rispetto a tutta l’Europa.
Riguardo all’antibiotico-resistenza, sono 8 gli agenti patogeni responsabili dell’insorgenza della condizione di malattia nell’organismo ospite: Streptococcus pneumoniae, Enterococcus faecalis, Staphylococcus aureus, Enterococcus faecium, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter species, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa.
Ci sono poi casi largamente diffusi in Italia, che riguardano ad esempio alcune infezioni del sangue, per cui si è sviluppata l’antibiotico-resistenza. Questo nonostante le informazioni finora diffuse in ambito medico per promuovere un uso appropriato degli antibiotici.
Altro caso allarmante da citare è relativo al focolaio di New Delhi, metallo-beta-lactamase, epidemia con 350 casi in Toscana, che ha evidenziato una variazione della tipologia di batteri, attualmente molto più resistenti agli antibiotici disponibili.
Per questo c’è il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020. Si tratta di un piano di attività per rendere maggiormente incisivi i programmi di informazione e divulgazione relativi alle buone prassi nell’uso dei farmaci antibiotici.