Il dolore mestruale, tecnicamente chiamato dismenorrea, è un problema che affligge moltissime donne. È estremamente importante capire se il dolore mestruale è legato ad una patologia, come l’endometriosi o l’adenomiosi.
È fondamentale per le donne, capire quanto questo dolore mestruale, a volte invalidante nella vita sociale, nella vita di relazione e nella vita sessuale, sia legato ad una di queste patologie.
Come è anche importante la diagnosi precoce, che oggi possiamo effettuare con estrema affidabilità tramite l’ecografia pelvica transvaginale.
Patologie come l’adenomiosi o l’endometriosi sono delle malattie sociali tipiche del dolore mestruale, che implicano delle problematiche importanti riguardanti la sfera della fertilità.
Oggi abbiamo la possibilità di approcciare anche con delle terapie mediche che ci consentono svolgere una vita molto simile alla normalità.
TRATTAMENTO:
L’ecografia pelvica transvaginale è un esame innocuo, indolore e scarsamente invasivo. Viene effettuato attraverso una piccola sonda che penetra nella vagina.
Può essere fastidioso nei casi in cui sia presente un’infiammazione pelvica, l’endometriosi o l’adenomiosi.
Ha una durata massima che varia tra i 10 e i 15 minuti. Nei casi in cui sono presenti queste patologie, potrebbe essere più fastidioso in quanto lo specialista deve analizzare anche lo scavo del retto, le porzioni posteriori del retto sigma e il compartimento anteriore con la vescica e gli ureteri.
COS'È L'ENDOMETRIOSI?
L’endometriosi è una patologia in cui è presente del tessuto, che normalmente è situato all’interno dell’utero, che invece si trova anche all’esterno di esso.
Queste ghiandole possono essere presenti sull’ovaio e sul peritoneo. Nei casi più gravi potrebbero stabilirsi anche negli organi vitali, come i polmoni o il cervello.
E’ una malattia estremamente complicata, benigna ma con capacità di riprodursi e può essere estremamente invasiva e dolorosa.
L’endometriosi può arrivare a colpire la vescica, creando dei noduli all’interno di essa che colpiscono le ovaie, comportando la presenza di cisti, anche di grandi dimensioni.
Principalmente l’endometriosi è una malattia del peritoneo, cioè il foglietto che riveste gli organi interni alla pancia. Può causare aderenze e formazione di noduli che vanno ad interessare la parte finale dell’intestino come il retto sigma o le anse intestinali.
Al giorno d’oggi si approccia a queste patologie abbinate al dolore mestruale, con la chirurgia laparoscopica o tramite terapia farmacologica. Queste terapie consentono di tenere sotto controllo la malattia e di affrontarla nella maniera corretta.
COS'È L'ADENOMIOSI?
L’adenomiosi veniva considerata una conseguenza dell’endometriosi. Le ultime ricerche ci consentono di affermare che si tratta di una malattia completamente separata e che possiede una patogenesi diversificata dall’endometriosi.
Mentre l’endometriosi colpisce il peritoneo, le ovaie e la vescica, l’adenomiosi è una patologia tipica dell’utero.
L’adenomiosi consiste in delle ghiandole presenti all’interno della mucosa dell’utero che sfondano all’interno del muscolo. L’utero è costituito da fibre muscolari, le ghiandole si dirigono all’interno di esso, mestruando ogni mese. Questo provoca un dolore molto forte e costante per tutta la durata del ciclo mestruale. Quindi, l’adenomiosi è considerata una patologia diversa dall’endometriosi dal punto di vista nosologico. Le due patologie possono coesistere o presentarsi separatamente.
Per l’adenomiosi, come nel caso di endometriosi, viene effettuata un’ecografia pelvica transvaginale che ci consente di effettuare una diagnosi accurata grazie all’approccio tridimensionale.
L’ecografia transvaginale tridimensionale ci permette di studiare come effettuare una risonanza magnetica nella linea giunzionale, cioè la zona di passaggio tra la mucosa all’interno dell’utero e il miometrio, cioè la struttura stessa dell’utero. Studiando questa zona attraverso l’ecografia transvaginale tridimensionale abbiamo una maggiore possibilità di fare la diagnosi di adenomiosi.
