scompenso cardiaco

LO SCOMPENSO CARDIACO

Lo Scompenso Cardiaco cronico, o Insufficienza Cardiaca, è una patologia che coinvolge oltre un milione di persone in Italia.

Può presentarsi in due modi, che possono coesistere o manifestarsi singolarmente: riduzione della funzione della pompa del cuore e/o incapacità del cuore ad accogliere il sangue.

L’Insufficienza Cardiaca può essere causata da un danno cardiovascolare, come ad esempio un infarto, che, a sua volta, causa una lesione cardiaca. Altri fattori eziologici possono essere l’ipertensione persistente, disfunzioni delle valvole del cuore, cardiopatie congenite, infezioni, diabete e altre patologie.

Lo Scompenso Cardiaco è caratterizzato dalla riduzione della capacità del cuore di pompare sangue, innescando, di conseguenza, rischi per la funzionalità degli altri organi del corpo.

Inizialmente asintomatico, e quindi spesso non diagnosticato, successivamente si manifesta con sintomi evidenti come la stanchezza, dovuta dalla carenza di sangue nei muscoli, gambe e caviglie gonfie o difficoltà nella respirazione, specialmente se distesi. Tipico sintomo è soprattutto il fiato corto, che appare dapprima nelle attività intense, mentre, con l’aggravarsi della patologia, peggiora manifestandosi anche a riposo.

Cause e sintomi dello scompenso cardiaco

A causa dello Scompenso Cardiaco, per cui il cuore non pompa a sufficienza, il sangue ristagna nelle vene dei polmoni (che hanno il compito di veicolarlo al il cuore).

Considerato che l’Insufficienza Cardiaca causa problematiche diffuse nell’organismo, è fondamentale la diagnosi precoce ed un attento monitoraggio della possibile insorgenza di patologie correlate. 

Qui un elenco dei principali sintomi dello Scompenso Cardiaco:

  • Affaticamento, fiato corto (Dispnea)
  • Difficoltà nella respirazione, soprattutto notturna, con necessità di cambio di posizione (Ortopnea)
  • Fame d’aria notturna, dovuta all’accumulo di liquidi nel torace, che può portare edema polmonare. (Dispnea parossistica notturna)
  • Accumulo di sangue nel torace a causa di una minore attività ventricolare, che porta a respiro rumoroso. (Rumori da stasi polmonare)
  •  Minzione involontaria notturna (Nicturia)
  • Incapacità dell’apparato urinario di vuotare la vescica (Oliguria)
  • Disturbi addominali (dolore, nausea, tensione)
  • Macchie nelle parti basse del corpo. (Edemi declivi)
  • Tensione delle vene del collo. (Turgore giugulare)
  • Accumulo di sangue al fegato (Fegato da stasi)
  • Eccessivo accumulo di liquido all’interno della cavità pleurica. (Versamento pleurico trasudatizio)
  • Raccolta patologica di liquidi nella cavità addominale. (Ascite)

Il trattamento terapeutico, nella maggior parte dei casi, è di tipo farmacologico. Nei casi più gravi è possibile intervenire chirurgicamente inserendo un pacemaker che aiuti l’attività del cuore.

Le tecniche di diagnosi

Il numero dei pazienti affetti da Scompenso Cardiaco sta progressivamente aumentando nelle popolazioni occidentali, soprattutto con l’avanzare dell’età e per stili di vita non salutari. E’ fondamentale quindi favorire la prevenzione e la diagnosi precoce, al fine di intervenire tempestivamente ed evitare che la patologia crei ulteriori problemi gravi all’organismo.

Preme inoltre evidenziare come la mancata diagnosi precoce incida notevolmente sul ricorso a trattamenti importanti ed impegnativi e, quindi, sulla crescita dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale.

Secondo gli ultimi studi, l’approccio alla diagnosi deve tenere conto di alcuni aspetti:

  • il rischio di morte cardiaca improvvisa, che incide fino al 50% dei casi, soprattutto in classe avanzata
  • anche se in presenza di Scompenso Cardiaco, la funzione sistolica può risultare efficiente; in questo caso il paziente potrebbe essere affetto da una Insufficienza Cardiaca temporanea o da disfunzione diastolica
  • Nel 70% dei pazienti in Scompenso Cardiaco si individua anche una compromissione dell’attività delle coronarie
  • La congestione venosa, inizialmente considerata sintomo caratterizzante dell’Insufficienza Cardiaca, è oramai tesi superata.

Diagnosi dello scompenso cardiaco: indagini di laboratorio

Un primo elemento essenziale di indagine è rappresentato dalle analisi cliniche, che possono fornire indicazioni importanti sulla possibile presenza della patologia. Sarà cura poi del cardiologo o del medico di base indirizzare il paziente su altri esami, laddove ritenuto opportuno.

Esami strumentali per la diagnosi dello scompenso cardiaco

Radiografia del torace

La radiografia del torace è di grande aiuto per la diagnosi dello Scompenso Cardiaco, soprattutto per analizzare lo stato di salute dei polmoni, onde scongiurare un loro interessamento.

Elettrocardiogramma

Molto importante per valutare il ritmo cardiaco, anche se esame non sufficiente a determinare una diagnosi particolareggiata ed esaustiva.

Ecocardiografia

Esame ideale per la diagnosi di una Insufficienza Cardiaca, poichè fornisce allo specialista informazioni essenziali sulla funzionalità del cuore. Tale tipologia di diagnostica per immagine analizza infatti ogni aspetto riguardante i ventricoli, le valvole cardiache, il pericardio, la funzione sistolica, eventuali asinergie ventricolari o ischemie, i flussi sanguigni e la valutazione della funzione diastolica.

Cardiologia e Malattie Cardiovascolari – Cardiologo

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