Oggi è la giornata mondiale contro l’Hpv indetta dall’International Papillomavirus Society IPVS.
Questa iniziativa è volta a sensibilizzare e spiegare quali sono i rischi e soprattutto cosa fare per ridurre l’impatto dell’Hpv.
La Giornata, lancia lo slogan #GiveloveNotHPV, con cui si vuole dare impulso ad un’informazione sul virus responsabile e costante, per parlare di un virus che è causa della maggior parte dei tumori della cervice uterina e di una quantità di altri tumori dell’area genitale e dell’orofaringe.
Il Papillomavirus si trasmette per via sessuale e l’infezione è comune nelle persone con un’attività sessuale. L’infezione è asintomatica e nella maggior parte dei casi scompare da sé entro un paio di anni.
I problemi sorgono nel momento in cui il virus permane nelle mucose e in alcuni casi può dare luogo a vari tipi di patologie: da malattie benigne sino a tumori, passando per le lesioni precancerose.
Oggi l’Hpv è un virus ad altissima diffusione.
Tumori cervicali e non solo
Il cancro maggiormente associato al papillomavirus è il carcinoma del collo dell’utero. Sono stati identificati circa 100 tipi diversi di virus capaci di infettare l’uomo, solo dodici sono stati classificati oncogeni, ossia capaci di provocare tumori. Altri tumori sono stati correlati alla presenza di virus oncogeni di papillomavirus: non solo nell’area anogenitale (ano, pene, vulva, vagina) ma anche in quella orale (i tumori dell’orofaringe, compresi tonsille e base della lingua).
Come prevenire l’Hpv
L’Hpv si diffonde attraverso il contatto sessuale, tramite le mucose e la cute. Fondamentale è l’uso del profilattico che riduce di molto i rischi di contagio non solo da questo tipo di infezione ma da tutte le malattie sessualmente trasmissibili. La prevenzione secondaria (screening con il Pap-test e con l’Hpv-test) che riduce l’incidenza di questo virus perché permette di monitorare l’insorgenza o meno del virus. Se associata alla prevenzione primaria (vaccino), ad oggi accessibile a tutti, si potrebbe ridurre fortemente l’impatto dell’Hpv.
L’importanza del Pap-test
Il pap-test è un esame che consiste in uno striscio vaginale e permette di riconoscere lesioni precancerose o cancerose presenti sul collo dell’utero. Esistono in Italia molti programmi di screening che offrono gratuitamente il test a tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 65 anni, ogni tre anni.
L’Hpv-test è un tipo di esame analogo al pap-test, che permette la rilevazione di Dna virale e di conseguenza aiuta a modificare la frequenza dei controlli: dà la possibilità di allungare il periodo fra i vari controlli.
Il vaccino contro l’Hpv
L’identificazione precisa dei responsabili della malattia ha permesso di sviluppare strumenti preventivi di grande efficacia come i vaccini. Il piano vaccinale in Italia il piano vaccinale consente la vaccinazione gratuita a ragazze e ragazzi nel dodicesimo anno d’età. Sono disponibili, inoltre, un vaccino bivalente ed uno quadrivalente. Dal 2017, è disponibile anche un vaccino 9-valente che previene dall’infezione di ben 9 tipi di papillomavirus. L’estensione della vaccinazione (anche ai maschi) permette di ridurre la necessità di controlli e di interventi terapeutici per rimuovere eventuali lesioni benigne o precancerose, ma soprattutto permette di ridurre il rischio delle patologie tumorali correlate all’Hpv per le quali non esiste ancora la possibilità di screening.