LA RONCOPATIA CRONICA NOTTURNA

A cura di:
Dr. STEFANO D’ALESSANDRO
Medico-chirurgo specialista in Otorinolaringoiatria

Vai al profilo dell’autore

Con il termine di roncopatia si definisce l’insieme di quelle manifestazioni cliniche legate ai disturbi respiratori del sonno che spaziano dal russamento semplice fino alla cosiddetta “Sindrome delle apnee ostruttive”, definita con il suo acronimo anglosassone O.S.A.S. (Obstructive Sleep Apnea Syndrome)In generale si parla di roncopatia semplice, quando il russamento risulta pressochè costante, risultando fastidioso sia per chi lo produce che per chi gli vive accanto, non implicando gravi problemi di salute; mentre l’O.S.A.S., nelle forme medio/gravi, fa aumentare notevolmente il rischio di malattie cardio-vascolari.

LE COMPLICANZE DELLA RONCOPATIA

Al di là del disturbo sonoro che viene prodotto, la roncopatia cronica notturna, innesca una serie di complicanze legate alla riduzione di ossigeno nei tessuti quali, ad esempio, ipertensione arteriosa, aritmie cardiache, difficoltà di concentrazione, sonnolenza diurna.
I fattori che favoriscono il russamento, sonospesso legati a cause anatomiche che interessano le prime vie aeree come, la rinite cronica di varia natura (allergica, vaso motoria), l’ipertrofia dei turbinati, le deviazioni del setto nasale, la poliposi nasale; ma anche dovute a particolari conformazioni strutturali del palato molle (prolasso dell’uvula/velo palatino), da marcata ipertrofia tonsillare/adenoidea e linguale (macroglossia).

Anche lo stile di vita soggettivo può determinare un russamento come, per esempio, l’utilizzo di bevande alcoliche nelle ore serali (l’alcool accentua il rilassamento delle prime vie aeree) o l’assunzione di farmaci sedativi (benzodiazepine – antistaminici) e miorilassanti.
Lo studio clinico del russatore riguarda in prima battuta, lo studio delle alte vie respiratorie eseguendo una visita specialistica otorinolaringoiatrica. Tramite l’ausilio di un endoscopio a fibre ottiche, lo specialista riesce a visualizzare ed indentificare il sito di ostruzione, sia in maniera statica che in maniera dinamica (test di Muller).

Anche la Rinomamometria anteriore attiva e la Rinomanometria acustica sono indagini strumentali che ci forniscono dati importanti nello studio dei flussi e delle resistenze delle vie aeree superiori. Di primaria importanza è la valutazione strumentale tramite un esame semplice e non invasivo: la Polisonnografia, la quale fornisce informazioni utili sulla frequenza cardiaca, sulla ossigenazione del sangue, sul tipo di russamento e sull’eventuale presenza e quantificazione di apnee durante il sonno (indice di AHI) definendo il numero di episodi di
ipo-apnea e classificando i vari livelli di O.S.A.S.

LE DIVERSE TERAPIE DELLA RONCOPATIA

Una volta accertata la diagnosi, lo specialista ORL, può ipotizzare una strategia terapeutica, indirizzando il paziente al trattamento più idoneo per ogni singolo caso.
La cura della roncopatia può essere di tipo conservativo, oppure chirurgica, in base alla gravità e alla localizzazione del sito di ostruzione:

  • Terapia medica/internistica: E’ alla base di qualsiasi trattamento ed è basata sulla collaborazione tra medico internista e nutrizionista per l’identificazione di eventuali disturbi metabolici al fine di contrastare l’obesità o il sovrappeso che sono spesso
    causa del russamento.
  • Terapia ventilatoria: L’utilizzo di una maschera facciale chiamata CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) agendo come dilatatore pneumatico delle vie aeree superiori è in grado di fornire aria a pressione costante e continuativa evitando il collasso delle strutture molli del palato. Tale trattamento però è spesso poco tollerato dal paziente per il disagio causato dalla
    stessa maschera facciale, che determina una sensazione fastidiosa di claustrofobia e che a lungo termine determina abrasioni cutanee sul volto;
  • Terapia ortodontica: Dopo uno studio radiologico, con una radiografia orto-panoramica, una tele-radiografia del cranio e le impronte dentarie, si può ricorrere all’ausilio di eventuali dispositivi orali notturni MAD (Mandibular Advancement Device) che mantengono libere le vie aeree oro-faringee, mettendo in protusione la mandibola e aumentando il diametro antero-posteriore della faringe.
  • Terapia chirurgica: I pazienti con scarsa tolleranza alla CPAP e in età relativamente
    giovane, sono spesso indirizzati verso la terapia chirurgica. La roncochirurgia prevede interventi chirurgici finalizzati a liberare il sito di ostruzione, modificando eventuali deviazioni del setto nasale (settoplastica/turbinoplastica), del palato molle (uvuloplastica, uvulofaringoplastica), della base linguale (sospensione ioidea, avanzamento maxillo-mandibolare), delle tonsille e/o delle adenoidi (tonsillectomia/adenotomia).

Possiamo quindi dire che a prescindere dal tipo di trattamento che viene applicato per
risolvere il russamento, è sempre necessario comunque il raggiungimento di un peso
ideale con una dieta correttamente impostata e condurre uno stile di vita sano.
Il ripristino delle condizioni fisiologiche di resistenza ventilatoria deve rappresentare l’obiettivo primario da non sottovalutare per il benessere psico-fisico con uno sguardo al futuro.

Ne soffri e avresti bisogno di un medico a cui rivolgerti?

Coordinamento: Via Velletri 10 Roma

Scrivici

Scrivici

info@artemisialab.it