Secondo un recente studio alcuni prodotti per capelli dedicati all’estetica aumenterebbero il rischio di tumore al seno nelle donne. Lo studio è stato effettuato dal ‘National Institute of Environmental Health Sciences‘ (‘Istituto nazionale delle scienze ambientali’) e pubblicato sull’ “International Journal of Cancer”. La ricerca ha rilevato un aumento dell’incidenza dei tumori, in donne che utilizzavano frequentemente prodotti con coloranti permanenti, pari al 9%.
La percentuale saliva al 18% nel caso di utilizzo di prodotti volti a rendere lisci i capelli.
Il rischio di tumore alla mammella, secondo lo studio, è pari al 31% nei soggetti abituati ad utilizzare i suddetti prodotti per capelli, con frequenza di almeno 5 o 8 settimane. Al momento, però, non sussistono elementi chiari per accertare il diretto coinvolgimento di tali prodotti sulla salute delle donne; per questa ragione la Food and drug administration non ha previsto l’inserimento di queste sostanze tra quelle segnalate come potenzialmente pericolose in quanto cancerogene. Questo non è stato possibile per mancanza di prove definitive e inconfutabili.
L’opinione
Secondo l’Associazione Nazionale Imprese Cosmetiche “Cosmetica Italia”, aderente a Confindustria, lo studio non fa che ricordarci l’importanza di affidarci a prodotti per capelli rigorosamente testati e a marchio CE.
L’Unione Europea, infatti é regolata da una normativa molto rigida chd non consente l’immissione in commercio di prodotti che invece si trovano spesso in vendita sui mercati extraeuropei e quindi anche online.
I prodotti per capelli in commercio in Italia, affidati al mercato tradizionale, sono sottoposti, prima dell’immissione in commercio, a rigorosa valutazione da parte di personale esperto e idoneo in grado di valutarne l’eventuale tossicità per l’organismo.
Secondo la competente Commissione Europea, il nostro mercato è il più sicuro del mondo, sia in ambito domestico, sia in ambito professionale.
Pertanto, secondo gli studiosi italiani, i risultati della ricerca non sono applicabili al mercato europeo tradizionale.