Biopsia Fusion – Biopsia In Fusione di Immagini

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Descrizione

Grazie a Biopsia Fusion, mai più biopsie della prostata inutili e casuali!

Con questo nuovo servizio di Biopsia Fusion, Artemisia Lab mostra il proprio costante impegno nell’innovazione tecnologica per offrire servizi sempre più all’avanguardia e che soddisfino ogni esigenza di salute e di diagnosi.

Presso i nostri centri clinici e diagnostici è posssibile eseguire una biopsia mirata. Si tratta di una  innovativa metodica in grado di analizzare le aree sospette della prostata. Infatti, mediante una tecnica di ultima generazione si ottiene una Biopsia chiamata in Fusione di Immagini.

Ebbene, con questa metodica e grazie ad un apposito macchinario, si vanno a colpire in maniera precisa e sotto visione diretta dello specialista, le aree sospette per tumore che sono state identificate dagli esami eseguiti precedentemente.

In cosa consiste la Biopsia Fusion?

La Risonanza Magnetica Multiparamaterica (mpMRI) è un esame efficace nella diagnosi di tumori della prostata. Infatti, gli studi effettuati sui risultati ottenuti nell’utilizzo di questa metodica, hanno dimostrato grande efficacia nella identificazione dei tumori. Grazie a questo importante risultato, spesso non si procede nell’effettuazione della biopsia, dato che la diagnosi data dalla Risonanza Magnetica Multiparametrica è affidabile al 95%.

Presso Artemisia Lab è però possibile effettuare una biopsia mirata e non casuale. Dopo l’individuazione dell’area sospetta a seguito della risonanza magnetica, è possibile effettuare la biopsia mirata grazie all’innovativa metodica della di fusione dell’immagine dell’ecografia e della risonanza magnetica. Questa tecnica viene chiamata “tecnica fusion”.

Praticamente consiste nella sovrapposizione dell’immagine ecografica, all’immagine della risonanza magnetica. Questa applicazione consente la chiara identificazione dell’area ritenuta sospetta, permettendo quindi il prelievo preciso.

Queste le fasi della procedura

I livelli elevati del PSA, riscontrati tramite le analisi cliniche, inducono il paziente ad eseguire una Risonanza Magnetica Multiparametrica della Prostata.

Le sequenze T2 della risonanza magnetica permettono di identificare delle aree della prostata ipointense e sospette per tumore secondo un punteggio PI-RADS.

Uno speciale macchinario permette di fondere le immagini della risonanza magnetica con quelle dell’ecografia al momento della biopsia.

Un software indica la direzione precisa in cui indirizzare l’ago affinchè la biopsia colpisca esattamente il target evitando prelievi inutili e diagnosi mancate.

Preparazione:

Nessuna preparazione richiesta

 

https://artemisialab.it/doctor/dott-ssa-cristina-falavolti/

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